SUOLO: QUANTO CI COSTA LA PERDITA DEI SERVIZI ECOSISTEMICI?

La valutazione e la quantificazione, anche economica, delle funzioni del suolo sono state al centro dell’incontro di oggi organizzato dalla Città Metropolitana di Torino, dall’ISPRA, dal Politecnico di Torino-DIST e dal CREA per presentare i risultati del lavoro svolto nel corso del primo anno di attività di Progetto SAM4CP – Soil Administration Model for Community Profit (www.sam4cp.eu), cofinanziato dal Programma europeo Life+ 2007-2013
L’incontro ha fornito l’occasione per ripresentare i contenuti del Progetto e approfondire le complesse relazioni fra pianificazione degli usi del suolo, valore dei servizi ecosistemici e dei costi che possono derivare da una loro perdita. Il progetto, infatti, è nato con l’intento di approfondire il rapporto tra la valutazione ecosistemica e la pianificazione territoriale e urbanistica e di sottolineare gli effetti negativi del consumo di suolo per il bilancio ambientale di un territorio, contribuendo quindi a ridurne il deterioramento. Con immediate ripercussioni anche in termini di risparmio economico (legato al ripristino delle funzioni ecosistemiche e della manutenzione del territorio) e di tutela delle funzioni agricole. Tutto ciò sarà possibile grazie alla creazione di un simulatore per la verifica delle alternative possibili per limitare il consumo di suolo, fornendo così alle amministrazioni locali strumenti di supporto nelle decisioni di governance e pianificazione territoriale.
Le prime azioni hanno coinvolto in particolare ISPRA e il Politecnico di Torino-DIST che hanno eseguito una valutazione e una quantificazione dei benefici ecosistemici resi dal suolo.
Partendo dall’analisi, svolta da ISPRA, sulla valutazione dei servizi ecosistemici forniti dal suolo e degli strumenti (software e modelli) già esistenti per quantificare le funzioni rese da un suolo libero, ad oggi è stata prodotta una mappatura nazionale dei servizi ecosistemici da utilizzare nel simulatore per valutare le perdite ambientali dovute alle trasformazioni urbane e territoriali.
A questo si aggiunge il lavoro svolto dal Politecnico di Torino (Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio- DIST), che partendo dal caso pilota del Comune di Bruino, ha impostato un sistema che integra la valutazione economica dei servizi ecosistemici con la mappatura delle valutazioni biofisiche locali, finalizzata a produrre una carta della qualità complessiva (multisistemica) dei suoli di Bruino e dei Comuni limitrofi. Tale carta rappresenta la base di partenza per costruire un sistema complessivo che, se opportunamente utilizzato, potrà rivelarsi uno strumento molto utile per informare i processi decisionali e di pianificazione degli usi del suolo, permettendo di confrontare le diverse opzioni e di fornire informazioni sulla fattibilità economica di specifici interventi, quali il ripristino e il risanamento ambientale.
23 febbraio

Allegato

Commenti chiusi